Cosa sono e come funzionano i prestiti con cessione del quinto



La maggior parte dei prestiti che oggi possono essere richiesti appartengono due gruppi principali, ovvero i prestiti finalizzati e quelli non finalizzati, chiamati anche semplicemente prestiti personali. I prestiti finalizzati sono erogati presso enti specifici. Per il loro accesso occorre presentare il possesso di specifici requisiti, oltre che una documentazione senza la quale non è possibile usufruire del prestito.

Sono dei prestiti pensati per l’acquisto di un’automobile oppure per l’acquisto della prima casa. In questo caso, la liquidità è vincolata all’acquisto del bene o del servizio specifico per cui il prestito stesso è stato concepito e richiesto. Tuttavia, la maggior parte dei prestiti oggi disponibili sul mercato finanziario sono prestiti personali, vale a dire non finalizzati. In questo caso, la cifra che riceviamo sul nostro conto corrente non è vincolata all’acquisto di un bene particolare, per cui non occorre giustificare la nostra richiesta di finanziamento.

Accesso al credito e requisiti

Per poter accedere a questi finanziamenti, occorre dimostrare il possesso di specifici requisiti che permettono l’accesso al credito. In particolare, bisogna dimostrare ai creditori il possesso di una buona affidabilità creditizia, oltre che di una forte solidità finanziaria. I debitori infatti si devono impegnare nel rimborso del finanziamento, considerando sia la quota del capitale che anche gli interessi applicati ai prestiti stessi. I lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato oggi possono trovare molto comoda la richiesta di finanziamenti che prevedono un rimborso con cessione del quinto. Si tratta di una modalità che tutela appieno la banca dal punto di vista economico.

Tramite la cessione del quinto, infatti, il creditore può avere a disposizione delle garanzie maggiori e può essere sicuro che la liquidità che concede può essere rimborsata tranquillamente dal debitore. La cessione del quinto può essere evitata nel caso in cui si goda di una buona posizione lavorativa, ad esempio disponendo di un contratto a tempo indeterminato oppure se si dispone di una buona busta paga che certifichi un’entrata fissa regolare, ma soprattutto continuativa nel tempo. I requisiti richiesti spesso possono cambiare anche da un istituto di credito all’altro e a seconda dei soggetti che ne fanno richiesta, ad esempio anche nel caso dei cattivi pagatori o dei cassintegrati.

Conosciamo meglio la cessione del quinto

Come abbiamo già anticipato poco fa, la cessione del quinto è la modalità di rimborso dei prestiti maggiormente richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati. Tramite la cessione del quinto, le rate mensili non devono essere versate direttamente dal debitore attraverso il pagamento di bollettini postali o bancari, ma avviene tramite trattenute dirette che non devono oltrepassare un quinto del proprio salario. Esistono dei documenti specifici che devono essere presentati affinché alla nostra domanda di credito venga accettata dai creditori. Il numero e la tipologia dei documenti da presentare possono cambiare in base al cliente che fa richiesta del finanziamento, ma anche in base alle soluzioni proposte dai singoli creditori.

Quando la cessione del quinto diventa obbligatoria?

Ci sono alcune situazioni in cui il rimborso con cessione del quinto non può essere evitato e anzi risulta persino obbligatorio. È il caso dei cattivi pagatori e dei soggetti in cassa integrazione. In quest’ultimo caso, la banca deve infatti godere di una garanzia forte che possa tutelarla e tenerla lontano da eventuali insolvenze da parte del debitore. Nel caso dei cattivi pagatori, si tratta invece di persone che in passato hanno avuto dei disguidi finanziari nel pagamento di rate mensili con altri contratti di finanziamenti.

Quando un soggetto diventa cattivo pagatore, le possibilità di accedere al credito diminuiscono notevolmente, sebbene per loro non sia comunque impossibile riuscire ad ottenere un buon prestito, anche dagli importi abbastanza alti. In questi casi, tuttavia, i creditori richiedono delle garanzie specifiche ulteriori rispetto a quelle previste per la richiesta dei prestiti tradizionali. È il caso ad esempio di un garante oppure della sottoscrizione di una polizza di assicurazione. Le informazioni qui contenute non ti sono bastate? Prova a cliccare il link al sito qui sotto:

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